DIREZIONE CAPPADOCIA..

un tuffo nel Mar Nero e le notti nel tufo a Göreme

 

Lunedì 22 Agosto 2005

Kirikkale – km 79.782

Flipper

Oggi è il giorno del tappone.. partenza alle 9.30 direzione Ankara: tappa al mare e tanti chilometri. Mentre carichiamo la moto, una ragazza dell’ostello ci da delle dritte per il viaggio, suggerendoci posti da vedere e alberghi in cui stare. Riusciamo a lasciarci alle spalle Istanbul dopo ben tre quarti d’ora di traffico cittadino congestionato, prendiamo l’autostrada per Ankara e usciamo a Düzce: da qui finalmente, per statali, raggiungiamo il Mar Nero presso Akçakoca: troviamo un barettino sulla spiaggia e ci intratteniamo a chiacchierare con il proprietario, Ahmet, classico piacione riminese: costume, ciabatte, abbronzatura perfetta, pelo sul petto ma pochi capelli, gentile all’inverosimile anche con me. Il mare, alquanto mosso, ci attrae a tal punto che ci lanciamo tra le onde di un metro e mezzo.. e noi che pensavamo che il Mar Nero, in quanto chiuso, fosse un mare tranquillo! Maryan rischia la vita in più occasioni tra quelle onde un po’ troppo violente, poi ci sdraiamo a prendere il sole sulla spiaggia, chiacchierando in inglese con un signore molto simpatico, estimatore del nostro bel Paese e curioso di conoscere il nostro pensiero sull’ingresso della Turchia in Europa. Ad un certo punto ci tocca alzarci e correre a gambe levate: un’onda si è scagliata con tale forza da raggiungere metà della spiaggia! La borsa e i documenti sono miracolosamente salvi. È arrivata l’ora di partire, ritorniamo sui nostri passi fino a Düzce, poi lungo l’autostrada per Ankara la moto fa un po’ di capricci.. non sembra proprio lei, probabilmente per colpa della benzina.. meglio non pensarci e continuare! Alle 19.00 Ankara è davanti a noi, si estende su un’area incredibilmente grande, da non crederci! In molti ci hanno detto di puntare a dormire altrove, visto che nella capitale i prezzi sono esorbitanti, e oltre al Museo delle Civiltà Anatoliche non c’è molto altro da vedere. Stringiamo quindi i denti e raggiungiamo Kirikkale. Prima di entrare in paese troviamo un alberghetto ed entriamo.. il tipo alla reception ci prova spudoratamente, offrendoci una stanza per 60YTL.. davvero uno sproposito! Oggi troppi hanno fatto i furbi: prima il benzinaio con una “superverde”  95 ottani.. poi un altro che ha provato a darci il resto a modo suo, forte delle somiglianze tra le monete turche e i nostri euro.. poi ci si mette anche l’albergatore.. basta! Tiriamo per il centro e dopo qualche giro a vuoto troviamo un motel: 30YTL a prezzo fisso.. ok, così va meglio! L’albergo è fatiscente e segnala, come tante altre cose qui in Turchia, un benessere che c’era e che oggi non c’è più. Tutto è arrangiato, riparato, modificato.. ho la sensazione che non ci sia l’idea di conservare bene le cose.. tutto si usa fino alla fine e quando diventa inservibile, se si può si cambia, altrimenti si modifica e riadatta. Abbiamo fame, vicino all’albergo troviamo un pidesi, una specie di pizzeria turca: un tipo un po’ inquietante ci ha seguito raccontandoci dei suoi trascorsi in carcere in Italia. Finalmente se ne va.. Ordiniamo due pide con formaggio, poi mi faccio amico il pizzaiolo assaggiando un po’ di tutto. Risultato finale: pancia piena, quattro risate e una sigaretta offerta.

  

Martedì 23 Agosto 2005

Göreme – km 80.044

Flipper

Oggi è una giornata speciale. Sveglia alla mattina presto direzione Cappadocia. Una schiera di pubblico osserva Maryan e me tutti bardati mentre carichiamo la moto il più veloce possibile, spinti dalla curiosità di raggiungere al più presto Göreme. La strada è quasi tutta a due corsie per senso di marcia.. qualche lavoro in corso come al solito, ma tutto scorre. Decidiamo di fermarci in un “autogrill” alla turca dove ci accolgono con una gentilezza e cordialità a cui non sono molto abituato. Facciamo il pieno e ripartiamo, raggiungendo velocemente Kirşehir e prendendo la 765 che ci conduce fino a Nevşehir. La strada è praticamente in costruzione: quando sarà finita sarà bella, larga e scorrevole, ma ad oggi è tutto uno sterrato battuto. A Nevşehir si comincia a capire cosa siano le case nel tufo ma una volta imboccata la valle di Göreme.. la bocca si apre d’un colpo e lo sguardo spazia qua e là per cercare di capire esattamente cosa sia la meraviglia che si ha davanti agli occhi.

 

Tra le innumerevoli possibilità di alloggio, scegliamo la pensione Flinstones, consigliata dalla ragazza conosciuta al nostro ostello di Istanbul. Con 40YTL al giorno non contrattabili dormiamo in una stanza scavata nel tufo, piscina, parcheggio, bar con gazebo.. Il posto lo gestiscono dei fricchettoni americani, ragazzi bellocci che passano le giornate a torso nudo con un cappello da cowboy in testa. Scarichiamo la moto e siamo pronti a fare il giro di questo bellissimo fazzoletto di Cappadocia. Prima tappa Üçisar, dove mangiamo due pide (6YTL) e via in direzione Nevşehir: da qui seguiamo le indicazioni per le città sotterranee di Derinkuyu e Kaymakli: la cosa ci affascina, e non possiamo perdere l’occasione. Ci fermiamo a Kaymakli, la prima che incontriamo lungo la strada. Qui la visita costa 10YTL a persona, una guida si fa avanti offrendoci il suo aiuto per altri 20YTL. Rifiutiamo, arrivando a un accordo per 12YTL.. così già va meglio! La nostra guida si chiama Vittorio.. anzi, questo è il nome che si è scelto perché i turisti italiani possano ricordarlo più facilmente. Non ho parole! Ci racconta che la città ha 14 piani sotterranei, solo sette sono visitabili ma i più belli sono i primi quattro. Queste città sotterranee erano utilizzate dai cristiani durante le persecuzioni. All’interno c’è tutto: dormitori, cucine, magazzini, potevano pigiare il vino.. e c’erano anche le stalle. Abbiamo fatto bene a prendere la guida, anche se poi ci trascina in un negozio di tappeti.. tanto sapevamo che sarebbe finita così. Ci vengono spiegati a sommi capi i tappeti e i materiali. Non ce n’è uno che ci piace e sono anche di seconda qualità, almeno a noi sembra così. Mezz’ora di pseudocontrattazione e via, ritorniamo verso Göreme.

 

Maryan

Passeggiamo, questa volta senza guida, in quello che viene chiamato Museo all’aperto (12YTL): un’area entro cui i primi cristiani costruirono le loro chiese scavandole nel tufo. Si dice che tra la valle di Göreme e quelle vicine, le chiese siano circa tremila. Era un posto di eremiti, questo, perciò oltre agli edifici sacri troviamo dei refettori, con enormi tavoli e panche in pietra, magazzini per il cibo e addirittura il locale per il forno. Le chiese sono tutte dipinte, alcune in modo molto semplice, altre con suggestivi affreschi di epoca bizantina in genere inerenti la vita di Gesù. Il rosso è spesso il colore predominante. Qui è stato possibile dipingere la roccia, cosa improponibile nelle città sotterranee a causa dell’elevata umidità. Facciamo un bel po’ di foto, poco rispettosi dei divieti di fotografare gli interni, ma non entriamo nella “chiesa buia” (karanlik) che richiedeva un ulteriore biglietto di 5YTL perché è l’unica che ha già subito interventi di restauro.

 

Ormai al tramonto riprendiamo la moto per un giro della valle. Ci dirigiamo verso Urgup. Sulla sinistra seguiamo le indicazioni per una strada panoramica che scopriamo essere a pagamento (2YTL a persona). Poco prima però, sulla sinistra di questa strada che stiamo percorrendo, Flipper aveva notato una stradina bianca sterrata. Torniamo quindi indietro e la imbocchiamo. Lo sterrato non è difficile ma c’è da fare attenzione agli avvallamenti di questa carrettiera, non sempre ben visibili. Percorriamo forse 500 metri e ci troviamo di fronte a uno spettacolo favoloso: le montagne di tufo sono a due passi da noi, come enormi gelati alla crema. Con un po’ di attenzione riusciamo anche a camminarci sopra, il terreno sembra scricchiolare sotto i nostri piedi ma regge senza problemi. Il sole tramonta dietro le montagne, e risaliti in sella continuiamo il nostro giro della valle. Passiamo davanti a due bellissimi camini delle fate, quei pinnacoli sottili di tufo con sopra un blocco di roccia dura. Dev’essere un luogo famoso, visto che tutti i pullman di turisti fanno tappa qui. Aspettiamo che spagnoli e giapponesi facciano le loro foto, poi Flipper sale con l’Africa sul terrapieno un po’ in alto sulla strada e fotografiamo anche la moto, con i camini sullo sfondo. E ci tornano alla mente le Demoiselles Coiffées francesi di Sauze-Le Lac.

 

La serata la passiamo ad Avanos. Posteggiamo la moto davanti a un negozio di ceramica e il proprietario ci invita ad entrare. Siamo affamati e rimandiamo a più tardi. Scegliamo per la cena un kebabsi tranquillo, frequentato da turchi. Il cuoco ci prepara con amorevole cura un kebab di pollo stranamente cilindrico e scambiamo quattro chiacchiere con il gentilissimo ragazzo del locale. Torniamo alla moto ed entriamo dal ceramista: prima ci mostra come fare, poi proviamo noi a usare il tornio. È divertentissimo ma davvero difficile. Risultato: un nulla di fatto per Flipper e una brocca informe per me. Ci guardiamo intorno tra le meraviglie fatte a mano dal ceramista.. Ci sono cose davvero splendide ma portarle a casa è un po’ improponibile quindi ci accontentiamo di quattro ciotoline decorate: due gialle per Flipper e due viola per me. Torniamo in albergo che è già buio da un po’.. fa quasi freddo e io non sto esattamente bene, quindi giusto il tempo di un the alla mela e poi subito a nanna.

 

            Mercoledì 24 Agosto 2005

Göreme - ancora km 80.044

Maryan

Della giornata di oggi c'è ben poco da raccontare: ho passato la notte tra il letto e il bagno, in preda a dissenteria e a quel che si definisce vomito incoercibile. Qualcuno dice che sia la maledizione di Ataturk, io so solo che oggi ho fatto fatica ad alzarmi dal letto, rischiando il collasso quando Flipper mi ha fatto uscire in giardino per accomodare la stanza, e trovando sollievo solo con il sonno. Flipper è stato un tesoro e si è preso cura di me con mille attenzioni. Chissà che palle, poverino! Comunque grazie al mio malessere la tappa di oggi è saltata. Bel casino.. comunque vedremo di recuperare nei prossimi giorni.

Flipper

Mi spiace vederla così, spero si rimetta al più presto, oggi è improponibile muoversi, domani invece.. forse sì.. Da quel poco che so questo malessere colpisce fortissimo ma se ne va velocemente. Stiamo a vedere il decorso, io preparo tutto per la partenza, domani mattina decidiamo all'ultimo, fermo restando un giro da Avanos a Urgup, la strada che abbiamo fatto ieri sera dopo il tramonto, per fotografare i fantastici camini delle fate! Speriamo di riuscirci..

continua..

 

Album Fotografico

 

Indirizzi utili

 

Sul mar Nero

META INŞAAT

(il bar sulla spiaggia di Ahmed)

Yali Mah. B. Yalçin Cad.

Akçakoca

tel 0090 (0)380 6119460

 

 

a Kirikkale..

 

HOTEL BARIN

Mimar Sinan Cd. No:26

 Kirikkale

Tel: 0090 (0)318 218 11 44

       0090 (0)318 218 89 54

 

 

per mangiare delle ottime pide..

 

ISTANBUL KIR PIDESI

Cumhuriyet Cad. no 3

Kirikkale

tel. 0090 (0)381 225 68 40

 

 

a Göreme e dintorni..

FLINSTONES PANSION

Goreme

Tel: 0090 (0)384 271 2555 flintstones@hotmail.com

 

 

un altro negozio di tappeti..

ARISOY seven brothers

città sotterranea

Kaymakly - Nevşehir

arisoybrothers@hotmail.com

 

 

per mangiare un buon kebab..

 

KÖŞEM KEBAB

Sinema Caddesi No 25

Avanos

tel 0090 (0)384 511 56 88

 

 

un negozio di ceramiche dove provare a usare il tornio..

PEHLIVANIN YERI

ÇANAK ATÖLYESI

PTT Karşısı No 17

Avanos

tel 0090 (0)384 511 31 01

www.pehlivanseramik.com