25-04-2008 LA STREGA.. 

Silenzio assoluto tipico della domenica mattina.. e invece no! E' venerdì ma, essendo festa, la calma regna sovrana, in lontananza odo il rombo della AT che giunge puntuale a prendermi, la vedo comparire e insieme a lei il sorriso di Flipper che già pregusta le strade che percorreremo. Partiamo con la gioia nel cuore e speranzosi nelle previsioni meteo che danno sereno.. l’asfalto scorre davanti ai nostri occhi così come i campi, i paesi.. Km dopo Km lasciamo la Lombardia per ritrovarci nell’Astigiano, non siamo stanchi ma una sosta è doverosa per il caffettino di rito e così ci fermiamo in un paesino delizioso. Qui a Feisoglio ci rifocilliamo con un buon caffè e per correttezza di cronaca anche con una bella focaccina, compriamo una pila per l'interfono che ci stava abbandonando e dopo aver chiacchierato un po' con la cartolaia del paese, risaliamo in sella e ci accorgiamo che siam stati fermi ben quarantacinque minuti! La pace e la solarità di questo luogo e dei suoi abitanti ci ha rapito! Si riparte verso il paese delle streghe.. e così passiamo dal Piemonte alla Liguria, sostiamo in un delizioso bar a Molini di Triora, gustiamo una tipica focaccina ligure ripiena e con la pancia soddisfatta ci dirigiamo verso Triora a pochi km. Questo paese è noto appunto come "il paese delle streghe" perchè in bui tempi di inquisizione molte donne furono perseguitate e torturate. Visitiamo il borgo, la presenza di questo pezzo di storia ha lasciato molti segni dalle prigioni ai luoghi dove le "streghe" si riunivano, il tutto completato da un bellissimo museo, stanchi ma contenti ci si avvia verso l'entroterra ligure dove troveremo il giusto riposo nell'agriturismo diligentemente prenotato da Flipper. Arriviamo alla "Cascina il Poggio" così si chiama il posto, giunti a Casanova Lerrone si sale fino a Marmoreo e in cima al paese troviamo quest'angolo di Paradiso.. un  borgo semi disabitato dove una porzione di cascina è diventata un' accogliente luogo di riposo. Veniamo accolti da Alice uno splendido meticcio che ci saluta abbaiando ferocemente ma dopo due secondi sfodera le sue migliori coccole, ci viene assegnata una vera e propria casetta.. uno splendore e dopo una doccia finalmente si mangia.. e che cena..da leccarsi i baffi.. agriturismo superpromosso e consigliato! Colti da sonno profondo crolliamo e ci svegliamo il giorno dopo ovviamente di buonora..

 26-04-2008 IL PRINCIPE.. 

Scendiamo per molteplici strade che offrono curve in abbondanza! c'è da divertirsi e così piega dopo piega arriviamo al confine con la Francia vediamo la dogana! Ma ci fermiamo in Italia, andiamo a visitare le grotte dei "Balzi Rossi" che si trovano proprio sul confine dove sono stati fatti numerosi ritrovamenti sia di ossa umane che di animali risalenti all'epoca preistorica. Visitiamo il museo dove si trovano i calchi dei resti ritrovati e una breve storia dell'evoluzione, possiamo anche visionare alcune grotte come quella del "Caviglione" che si mostra come una cavità nella roccia nemmeno tanto profonda, altre dobbiamo accontentarci di vederle solo dall' esterno come quella del "Principe" una delle più grandi che solo la caparbietà di Flipper ci permette di trovare in quanto è quasi irraggiungibile e le indicazioni che ci danno sono scarse "salite dalla spiaggia che trovate più avanti".. peccato che per vedere la grotta bisogna inerpicarsi nella vegetazione e si rischia anche di calpestare cose non proprio desiderate lasciate da quei bagnanti che cercano un momento intimo in mezzo ai cespugli,  troviamo addirittura lo scarico di una fogna un vero peccato!.. che un  bene comune sia trascurato così.. Troviamo la grotta e possiamo notare come ci è stato detto che i lavori di scavo sono ancora aperti.. anche se qui sembra tutto abbandonato. Un po’ delusi ci sediamo su uno scoglio come dei veri sirenetti e ci godiamo un po’ di sole, finita la siesta risaliamo sulla AT in direzione del Principato di Seborga. Una manciata di Km e giungiamo al principato, famoso per essere indipendente e avere un principe e una moneta propria!.. bandiere con i colori bianco e blu fanno capolino ovunque e sventolano in questa ridente cittadina. Pranziamo in loco e successivamente visitiamo la piazza principale, la chiesa e cerchiamo le prigioni ma ahimè sono ancora in allestimento. Non si può dire che questa sia stata una giornata soddisfacente, ci aspettavamo più storia, più folclore locale e magari anche il Principe! E invece nulla, pazienza, ci dirigiamo verso il mare e davanti al tramonto ci godiamo una bibita mentre gli ultimi raggi di sole ci scaldano la pelle. Torniamo verso la "Cascina il Poggio" e, dopo una rinfrescata, siamo a cena che anche questa volta non delude. Con gli stomaci pieni e le membra stanche andiamo a riposare domani ci aspettano altre grotte, speranzosi chiudiamo gli occhi..

         27-04-2008 LE GROTTE.

Sveglia presto e colazione.. poi di nuovo in sella per andare a visitare le Grotte di Toirano che si trovano sopra Finale Ligure. Arriviamo e siamo fortunatissimi un gruppo con visita guidata sta per partire, queste a differenza dei Balzi Rossi si possono proprio esplorare! Entriamo e subito l'umidità ci avvolge, camminiamo in gruppo lungo le gallerie e ammiriamo quello che la natura ha creato in milioni di anni, le rocce, l'umidità e i sali minerali contenuti nelle piccole gocce che colano dalle pareti a causa del clima hanno costituito stalattiti e stalagmiti di bellezza suprema e in alcuni casi esse si sono unite formando colonne. Viene raccomandato di non fare foto (almeno nella prima grotta, e di non toccare nulla, infatti un piccolo gesto, una piccola interferenza e questi miracoli naturali potrebbero danneggiarsi, solo in una sala potremo immortalare queste meraviglie, proseguiamo e la guida ci fa notare impronte di uomini primitivi che esplorarono la grotta e lasciarono il loro segno.. si possono osservare impronte di piedi e ginocchia talmente nitide che sembra quasi impossibile si siano conservate così bene fino ad ora. Giungiamo in una zona che viene chiamata cimitero degli orsi perchè è presente un accumulo di ossa, tra cui perfettamente riconoscibili ossa lunghe e crani con relative zanne degli orsi che svernarono nelle epoche primitive e che morirono per malattia o vecchiaia non riuscendo ad uscire dalla grotta, nei tempi successivi l'acqua che era presente nelle cavità trascinò le loro ossa dove ora noi le possiamo ammirare. Proseguiamo ancora tra rocce e piccoli laghetti dove, ci dice la guida, vivono dei gamberetti unicellulari albini e ciechi non visibili a occhio nudo. Arriviamo alla zona dove è possibile fare foto qui ci si può sbizzarrire perchè oltre alle formazioni rocciose sopraccitate sono presenti altre forme stranissime che sembrano dei fiocchi di neve. Finito il percorso si esce alla luce e mentre il sole ci scalda le ossa asciugando l'umidità notiamo l'indicazione per la grotta di Santa Lucia, un secondo di riposo e poi ancora su per la stradina fino al santuario dove una volta entrati cerchiamo l’accesso alla grotta, in realtà questa non si presenta ricca di minerali è una lunga galleria e quello che colpisce di più sono i graffiti che persone hanno lasciato sulle pareti alcune risalgono agli inizi del 1800,e mentre li guardo rifletto sulla durata della vita umana paragonata a quella della natura che continua perpetua e difficilmente mutabile. E' ora della pappa e i nostri stomaci reclamano, ci portiamo verso Pietra Ligure dove le nostre mappe gustative ci rammentano un posticino favoloso per focacce e pizze.. lo ritroviamo e dopo aver assaggiato vari tranci, ci spostiamo sugli scogli a prendere un po’ di sole e a riposare. Ristorati ci dirigiamo verso le Grotte di Borgio Verrezzi.. qui non sono stati ritrovati resti umani o impronte ma solo poche ossa appartenenti ad altri mammiferi, non sono visionabili ma quello che ci si presenta appaga ampiamente i nostri occhi. Anche qui con la visita guidata scendiamo nei meandri della caverna e troviamo ancora stalattiti e stalagmiti ma anche forme nettamente differenti dalla precedente grotta e colori che virano dal bronzato al bianco a causa della presenza di vari composti geo-chimici che conferiscono queste particolari colorazioni.. questa infatti sembra essere la grotta più colorata d'Italia. La guida è molto in gamba e rende la nostra visita molto interessante raccontandoci aneddoti che riguardano gli scavi e facendoci notare forme di minerali particolari, l'unica cosa che non riusciamo a vedere è il  piccolo ragno albino che di solito sosta nella sala grande.. oggi non c'è, pazienza sarà anche lui in relax nascosto. Usciamo e visto che il sole è ancora alto e il tempo propizio andiamo a cercare lo sterrato che volevamo fare sperando di non trovarlo troppo fangoso, visto che la settimana scorsa la pioggia ha dato il meglio di sé in tutta Italia.

STERRATO..

Ci dirigiamo verso il Colle di Melogno per poi prendere a sinistra per il Pian dei Corsi fermandoci alla Chiesa della Madonna della Neve. Fortunatamente le indicazioni che abbiamo ci  portano subito sulle tracce giuste, lo sterrato si presenta abbastanza impervio sopratutto per il fatto che siamo in due e tutto è più difficoltoso, ma con Flipper alla guida e la AT che risponde perfettamente riusciamo a proseguire solo in un punto devo scendere perchè il terreno è completamente allagato e fangoso.. dopo i primi momenti di agitazione devo dire che ci divertiamo un sacco, soprattutto quando con il sorriso stampato ci fermiamo alla Colla di San Giacomo per la solita foto. Dopo una sana ora di sterrato ci ritroviamo sull'asfalto che ci porta verso il mare, una coca cola sulla spiaggia oramai deserta per festeggiare e si torna all'agriturismo. 

28-04-2008 VERSO CASA.. 

Eccoci di nuovo sulla via di casa il lavoro chiama.. dopo aver salutato i proprietari dell'agriturismo e l' abbaiosa simpaticissima Alice, partiamo. Le spiagge liguri scorrono alla nostra destra mentre siamo immersi nel caos autostradale, siamo stanchi ma molto contenti abbiamo visto cose molto belle e fatto il primo bagno di sole, la stagione è appena iniziata.. chissà quanto tempo riusciremo a stare quieti prima di risaltare in sella!

Credo molto poco..

 

Morgana e flipper