NON SOLO MOTORADUNO DELLO STELVIO

 (2-3-4 Luglio 2005)

 

Sono le otto di sabato mattina e sono già in moto: quest'anno al Motoraduno ci arriviamo passando prima per il Passo del Maloja, e poi il Passo del Bernina. La giornata non è delle più belle, ma solo due gocce d'acqua in Svizzera faranno il battesimo all'Africa appena tagliandata.

Passo a prendere Maryan e via.. vogliamo toglierci la superstrada di Lecco e raggiungere Chiavenna il prima possibile. La strada del Maloja è stupenda: da Chiavenna si sale sempre più rapidamente e tornante dopo tornante il gioco è fatto. Fa quasi freddo e il tempo nuvoloso ci invita a mettere gli interni delle giacche. La discesa a Saint Moritz si dimostra veloce e il Bernina ci accoglie con una strada che si inerpica in mezzo a una lunga e stretta valle. Ci fermiamo ad un passaggio a livello.. il famoso "trenino rosso del Bernina" ci passa davanti.. sale veloce tra gli alberi lasciandosi alle spalle il ghiacciaio.. ma purtroppo non facciamo in tempo a prendere la macchina fotografica quindi.. niente foto! Superato il Bernina la strada si stringe: curva dopo curva ci troviamo così a Tirano. Da qui arrivare a Sondalo è uno scherzo.. insieme ad un gran numero di moto percorriamo la strada ampia e scorrevole che ci porta al Motoraduno. Sbrigate le procedure di iscrizione ci troviamo un posto comodo per montare la tenda.. il prato lungo il fiume è l'ideale: un po' fuori dal casino e con la possibilità di posteggiare la moto vicino alla tenda. Qui a Sondalo è ancora tutto troppo tranquillo così, tempo di riprendere fiato, ed eccoci di nuovo in sella: decidiamo di salire allo Stelvio oggi per evitare la gran ressa della domenica. Passata Bormio la strada comincia a farsi interessante.. l'Africa da il meglio di sé mentre il nostro interfono proprio non ce la fa più. Spento l'interfono rimane solo il suono del bicilindrico, perfetto accompagnamento di questa sinuosa danza tra curve e tornanti. Giunti allo Stelvio, l'immancabile foto di rito seguita da una sosta al bar. "Un caffé, un the caldo e un saldatore"  La cameriera ci guarda sgranando gli occhi, sforzandosi di capire.. ma ha capito benissimo.. voglio un saldatore per riparare il jack dell'interfono! Il proprietario del bar mi prende in parola e mi fa arrivare IL saldatore: un novantenne che armato di tutto il necessario prende la mira e con la sua decisa mano tremolante ripara il danno. La gente ci guarda stupita mentre indossiamo i caschi nel locale "prova..prova.. mi senti?" Per rassicurarlo riproviamo ancora una, e poi un'altra volta: il nonno vuole essere certo di aver fatto bene il suo lavoro, poi se ne va soddisfatto. Anche noi riprendiamo la strada, alla volta di Livigno: un pieno a poco è sempre ben accetto. Di ritorno a Sondalo posteggiamo la moto al sicuro prima di iniziare a sgomitare tra la folla per il nostro piatto di pizzoccheri: ce lo guadagniamo a fatica dopo una lunga fila, ma ne valeva assolutamente la pena. Con in mano la prima caraffa di birra da un litro aspettiamo Fritz e Chiara, due amici del gruppo di MotoTurismo. Tardano un po', e nell'attesa.. seconda caraffa! La Parata delle Luci quest'anno è più tranquilla del solito.. forse più moto dell'anno passato, ma di certo personaggi meno eccentrici e nel complesso meno spettacolo. Le moto salgono in fila fino all'ospedale, in cima al paese, per poi scendere tra luci e fumo. La gente si accalca ai lati della strada.. le moto passano, qualcuno grida.. e qualcuno risponde col motore a 12.000 giri. Qualcuno ribatte.. e allora è guerra: scatta il burn out! Nel frattempo negli stand musica dal vivo: quest'anno le note di Santana e Ligabue accompagnano la birra: Fritz e Chiara danno il meglio facendosi prendere dalla musica mentre per noi..terza caraffa! Alle due inaspettatamente gli stand chiudono: niente birra, niente cibo.. e per un panino con la salamella ci tocca cercare un caddozzone (nota di maryan: in lingua sarda dicesi "caddozzone" il camioncino dei panini che si trova di notte a lato strada). Quattro passi seguendo lo sciame di motociclisti affamati.. praticamente il motoraduno si è trasferito qui, davanti al camioncino, tutti a sgomitare per un panino.  Ancora due chiacchiere in compagnia e poi a nanna. Domenica mattina ci alziamo con calma.. smontata la tenda e caricata la moto percorriamo i pochi chilometri che ci portano a Isolaccia. Tappa dal salumiere per 4 etti di bresaola "ma non saranno troppi?" Errore.. bastano un paio d'ore e non ce n'è più traccia! Dopo pranzo puntiamo a un pomeriggio relax: lungo la strada per Bormio, all'altezza di un ponte parte un sentiero che costeggia il fiume fino a una vasca in cui sgorga acqua calda a circa 40 gradi. Per qualche momento approfittiamo della serenità di questo luogo.. il fiume che scorre.. noi immersi nell'acqua calda come in un idromasaggio.. ci sentiamo rinati. Poi un gruppo di chiassosi cinquantenni in mutande bianche decide di venire a farci compagnia. E l'atmosfera se ne va a pu#####! Cena a base di pizzoccheri e grigliata di carne a "Li Arnoga", delizioso ristorante tipico valtellinese sulla strada che porta a Livigno. Arriva lunedì ed è già ora di tornare a casa. Secondo la regola di non fare mai la stessa strada all'andata e al ritorno di un viaggio, questa volta scegliamo il Passo San Marco. La strada da Morbegno sale velocemente costeggiando la montagna. l'asfalto non è dei migliori, spesso mancano le protezioni e c'è da fare attenzione a ghiaia e terra sulla strada, però il paesaggio è da togliere il fiato.. il profumo dei pini e il verde dei pascoli ci accompagnano quasi fino alla vetta. Qui non troviamo nemmeno un cartello che indichi il passo, ma solo un gran freddo e due enormi tralicci dell'enel a deturpare l'ambiente. La discesa a PiazzaTorre è più morbida: la strada più larga e l'asfalto decisamente migliore.. tra una curva e l'altra la domanda sorge spontanea.. il prossimo anno.. che strada facciamo?

 

Flipper e Maryan

 

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Album fotografico

Indirizzi utili

Motoraduno

dello Stelvio

Sondalo, Via Verdi, 2 

c/o Centro Polifunzionale

 

costi: 11 euro a persona comprensivi di iscrizione, medaglietta e piatto di pizzoccheri con bibita

Li Arnoga

S.S. 301 del Foscagno, 8 

23030 VALDIDENTRO
tel. 0342 927116

fax 0342 986626