Prefazione

Domenica 25 luglio 2010 – Milano – km 119000

Fra pochi giorni si parte, il Terrano è quasi pronto, sto controllando le ultime cose e sembra che tutto torni, martedì farò l'ultima convergenza così da ultimare il nuovo assetto. Quest'anno la Terry avrà un carico ancora maggiore e così abbiamo provveduto a sostituire gli ammortizzatori con dei Koni, le crociere originali dell'albero di trasmissione con quelle del Defender 90 con tanto di ingrassatore. All'anteriore sono state la barra di accoppiamento e le testine della barra antirollio, verificato il nuovo rinforzo al piede del rinvio di sterzo dx e fatto il solito tagliando completo. Sono emozionato e soddisfatto per come mi sono mosso fino a questo momento e sono rimasto per quante persone mi hanno dato una mano.. In Concessionaria Nissan l'amico Daniele ha sudato sette camicie per trasformare il mio Terrano in qualche cosa ancora più prestante.. non dal punto delle performance ma al fine di renderlo ancora più affidabile. La preparazione penso sia stata veramente accurata anche nei dettagli.. ora è giunto il momento di mettere alla prova quello che ho fatto, le modifiche aspettano solo questo del resto.. solo sul campo potrò vedere se le mie scelte sono state vincenti! Ogni giorno (connessione permettendo) vorrei aggiornare il sito, o meglio qualche pagina tra le quali questa.. Scaricherò dal mio GPS gli spostamenti giornalieri. Per poterli visualizzare basterà aver installato Google Earth e cliccare sull’ itinerario della giornata che interessa.

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 In Strada

Giovedì 05 agosto 2010 – km 119120

Oggi è stata la classica giornata di trasferta.. Partiti alle 9.00 da casa ci siamo diretti verso il porto di Genova. Giunti alle 11.00 abbiamo svolto tutte le formalità doganali, la nave doveva partire alle 13.05 ma ahimè alle 13.30 eravamo ancora sulla banchina.. alle 17.00 finalmente si parte. La nave della Comarit non è poi così come me la a spettavo.. preferivo quasi la vecchia Marrakech, bagno indiscutibilmente sporco e vetusto e aria condizionata rotta in tutta la nave. L'importante è essere partiti.. ora si aspetta!   

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Venerdì 06 agosto 2010 – km 119120

Fa troppo caldo in stanza e così ci alziamo e andiamo sulla prua a respirare aria buona.. Questa notte il mare è stato agitato ed ancora adesso la nave beccheggia alquanto. Passando dal bar vedo agli angoli già i poliziotti marocchini.. stanno preparando a inserire i dati dei passeggeri.. mi metto in coda e scopro che questa volta alcuni marocchini volenterosi hanno deciso di fare delle liste su dei fogli, al fine di evitare di dover stare in piedi in coda.. Bella mossa questa e finalmente a tardo pomeriggio son riuscito a far fare i primi visti sui passaporti, la carta di circolazione provvisoria per il Terrano e l' assicurazione RCA (con circa 5 euro in più e per un tot. di 93 euro) così una volta uscito dalla dogana potrò tirare dritto). In nave cominciamo a chiacchierare con un po' di persone ed un gruppo di torinesi accende le nostre attenzioni.. Sono in 4 con due Defender, appassionati di viaggi e 4x4 gireranno anche loro il Marocco. Ci confrontiamo e ci passiamo tracce, rotte e dritte.. è bello lo scambio di info fra viaggiatori! 

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Sabato 07 agosto 2010 – km 119128

Non arriviamo più, la strada è lunga, la nave faticosamente solca il mare ed il nostro GPS segna che siamo ancora molto lontani dalla costa marocchina.. Si intravede la spagna all'orizzonte ma per il resto abbiamo ancora davanti almeno 8 ore di navigazione.. Il caldo si fa sentire ed è impossibile passare un po' di tempo in camera e al bar.. ci rilassiamo sui ponti.. le abbiamo fatte tutte per ammazzare la noia! Vediamo anche una piccola danza di tre delfini intenti a nuotare cercando qualche ghiottoneria lanciata dai passeggeri.. corrono di fianco alla nave e si dilettano a far dei salti.. poi scompaiano nelle acque! Sono ormai le 15.30 finalmente arriviamo al porto vecchio di Tangeri.. mi sembra un sogno! Si aprono le porte e il ponte per lo sbarco viene abbassato.. c'è qualche cosa che non va.. lo avevamo del resto sentito nell'aria.. i marocchini a bordo si son messi d'accordo per fare uno sciopero, non vogliono far scendere nessuna autovettura, vogliono lamentarsi con la gestione Comarit nella speranza di ottenere un rimborso (cosa che nella tratta precedente è avvenuta) a causa dei disagi sopportati senza l'aria condizionata.. Aspettiamo un'altra ora abbondante e finalmente riusciamo a scendere.. La dogana marocchina non cambia mai.. tra 50 dh e altre 50 dh finiamo tutti i passaggi obbligati in un'oretta abbondante.. Gli amici torinesi si fermano a Tangeri in un campeggio dove si uniranno ad altri due loro amici che li aspettano. Decidiamo di fermarci con loro, ormai e troppo tardi per mettersi in marcia verso Nador.. La serata passa tra risate e birra! Non mi sembra vero.. finalmente siamo in terra marocchina.    

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Domenica 08 agosto 2010 – km 119555

Alle 6.00 siamo in piedi, smontiamo la tenda e facciamo colazione con i nostri nuovi amici torinesi.. Faremo un tratto di strada insieme poi noi proseguiremo per Nador, loro per Fès. Alle 8.00 siamo in marcia, ci fermiamo a fare il pieno e ci dirigiamo verso Tetouan ad un certo punto una delle macchine chiede via radio alle altre una sosta.. ci fermiamo e scendiamo tutti dai mezzi, la macchina di Davide che ha richiesto lo stop ha un guasto, il suo proprietario coadiuvato dagli altri scopre un amara verità, la cinghia dei servizi dell' auto, cambiata poco prima della partenza si è rotta e si è incastrata. Il proprietario riesce a toglierla e parte una spedizione di recupero del pezzo fatta da noi che poi proseguiremo il viaggio e da un Defender guidato da Marco e da Davide con in mano la cinghia. Ci fermiamo a chiedere indicazioni lungo la strada e fortuna vuole che in un paese poco distante da Tetouan sembra ci sia un ricambista, seguiamo l'itinerario datoci e ci ritroviamo in un paesino piccolissimo che si mobilita per aiutarci, la fortuna non ci è amica, la cinghia non la hanno, ma degli operai che stavano lavorando al paese vengono assoldati da quello che sembra un capo villaggio per scortarci dal negoziante che dovrebbe avere il pezzo. Poco dopo con una manciata di km siamo con la nostra cinghia in mano, felici e sorridenti salutiamo le nostre guide che ci lasciano. Salutiamo Marco e Davide e proseguiamo la nostra strada.. Prendiamo la rotta per Chefchaouen, poi Bab-Berret dove ci fermiamo per pranzo.. siamo esausti, il caldo e le curve ci hanno spaccato la schiena.. Ci fermiamo a ritemprarci un'oretta poi si accende il motore verso Katama.. Da qui in poi è ancora un susseguirsi di curve e tornanti.. la differenza la fanno gli spacciatori di fumo che non si accontentano di chiamarti e fare dei gesti.. anzi salgono in auto e ti inseguono ricordandoti che loro hanno il fumo e che te lo possono vendere.. Superato questo tratto si incontrano lungo la strada venditori di "pipe".. un pacchetto completo oserei dire.. una grande scocciatura, ma fortunatamente il nostro tragitto prosegue lento ma senza intoppi.. finalmente raggiungiamo il mare siamo a Al Hoceima, bellissima città di mare.. peccato che la spiaggia sia lontano dal centro e dai relativi hotel.. decidiamo di proseguire verso Nador.. il sole tramonta e la strada è ancora lunga.. non troviamo da dormire.. ed eccoci ad un certo punto davanti ai nostri occhi il Motel Restaurant Delta Kert.. ora si ragiona..   

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Lunedì 09 agosto 2010 – km 119630

Finalmente una giornata di vero relax.. sveglia alle 8.00, colazione abbondante e ci dirigiamo in spiaggia. Dal Motel Delta Kert la spiaggia dista 400 metri, non è molto pulita, ahimè qui non c'è la mentalità del servizio turistico sul bagnasciuga.. km e km di spiagge libere lasciate al caso, chi va chi viene chi monta una tenda chi si costruisce con le canne delle piccole capanne.. chi ci porta anche il generatore così da avere la corrente elettrica per la sera. I rifiuti? pochi sono quelli che se li caricano in auto. In ogni caso in riva al mare tutto è abbastanza pulito, tra le creste delle onde occhieggiano un sacco di pesciolini.. É bello rilassarsi nella nostra tendina all'ombra e farsi cullare dal ritmo costante delle onde che s'infrangono sul bagnasciuga. Rientriamo alle 15.00 e dopo un abbondante pranzo ci dirigiamo a Nador. Bella città, non me la aspettavo così! ordinata, pulita e con tantissima gente sulla passeggiata ricca di attrazioni turistiche per i più piccoli. Beviamo un tè alla menta in un vecchio faro che sovrasta la laguna.. aspettiamo il tramonto per poi dirigerci al centro commerciale Marjane dove compriamo l'acqua.. Riprendiamo la strada del Motel, è stata una bella giornata!   

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Martedì 10 agosto 2010 – km 119707

Anche oggi giornata destinata al relax, nulla da eccepire ci stiamo preparando e acclimatando.. domani ci dirigiamo verso Sud e se qui si ha caldo si può fare un tuffo al mare.. la no! Stessa spiaggia stesso mare ed ecco la telefonata dal deserto.. Mustapha ed Idir hanno bisogno di una batteria per il loro Defender.. Nador è ricca di ricambisti e così veniamo in automatico ingaggiati per l'acquisto del ricambio. La cosa non ci dispiace affatto anzi cogliamo l'occasione di visitare il Souk e una specie di centro commerciale su ben 6 piani dove a ciascuno di questi si affacciano tantissimi negozietti, dai vestiti alle spezie, dalle stoffe agli elettrodomestici.. tantissime piccole realtà messe una accanto all'altra! Rientriamo in albergo, domani sarà una giornata tosta!

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Mercoledì 11 agosto 2010 – km 120212

Ore 9.00, dopo aver controllato i livelli dei liquidi e le gomme della Terry siamo in marcia! Ci dirigiamo nuovamente a Nador per poi proseguire per Oujda, Aït-Benimathar. Volevamo fermarci qui, ma la cittadina ma vista l'ora decidiamo di allungare la tappa, proseguiamo per altri 185 km, superando Tendrera e fermandoci a Bouarfa nell'omonimo hotel. La strada taglia per zone desertiche, poco traffico, tanto caldo e molti posti di blocco. Siamo vicini al confine con l'Algeria ed è normale sopratutto ora che le frontiere sono chiuse. Sia a Tendrera che a Bouarfa la polizia ci controlla i documenti.. sono contento, i poliziotti sono gentili e ci tengono a segnare da dove arriviamo e dove andiamo.. mi sento sicuro. L'albergo non è nulla di che.. ma se non altro la nostra camera ha il bagno.. ho visto altri due alberghi ma questo mi è sembrato il meno peggio. Ci aspetta una serata tranquilla.. Erg Chebbi stiamo arrivando!

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Giovedì 12 agosto 2010 – km 120354

Ore 5.45, si parte da Bouarfa.. visto il caldo nella stanza decidiamo di metterci in marcia guadagnando strada, è bello viaggiare con il fresco, la strada prosegue veloce e i paesaggi mutano piano piano. Ci ritroviamo immersi in un paesaggio desertico che muta dal verde al rosso per tornare al colore primario della sabbia, le macchine si fanno sempre più rare e il silenzio accompagnato solo dal rombo del Terrano è l'unico rumore che si sente, lungo la via incontriamo solo pastori con greggi di pecore e capre e rischiamo di investirne una che si butta in mezzo alla strada ma, fortunatamente per noi e per lei, la schiviamo! Ad un certo punto della strada potremmo prendere una pista sterrata ma la scarsità di carburante ce lo impedisce, nemmeno nei paesi più grandi troviamo un distributore e se c'è non è aperto, non vogliamo rischiare. Riusciamo a fare carburante a Erfoud, e arrivati nei pressi della pista che ci porta dal nostro amico Idir e dalla sua famiglia che vivono nel deserto, prendiamo la sterrata. Arrivare da loro per noi è un po' come andare a trovare un parente, è sempre bello ritrovarli ed essere accolti con calore e ospitalità. Appena poco dopo il nostro arrivo, chissà come mai, mi portano una capretta di appena venti giorni, i bimbi si ricordano ancora quanto mi piace tenerle in braccio e così coccolo un po' lei e un po' lo splendido micio di appena un mese. Finita la visita ci portiamo verso l'Auberge du Sud, ritroviamo con piacere visi noti che ci salutano sorridendo e scopriamo con piacere che il nostro albergo è ancora più bello di come l'avevamo lasciato è stato arricchito negli ambienti e ha una splendida piscina. Mentre stiamo sorseggiando un tè offerto dalla casa, riceviamo una sorpresa, i nostri amici di Torino con cui avevamo un appuntamento telefonico ci raggiungono in albergo.. sta sera si mangia da loro all'albergo Dune d'Or.. Ci sembra di essere a casa! Domani continueremo il giro di saluti e ci organizziamo per il nostro progetto.. siamo arrivati finalmente!           

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Venerdì 13 agosto 2010 – km 120490

Oggi è il primo e proprio giorno nel deserto, cominciamo ad organizzarci per il progetto. La prima cosa da farsi è sgonfiare le gomme, ieri sera son rimasto insabbiato e la cosa non mi è piaciuta. Dopo aver controllato tutti i liquidi alla Terry, ci mettiamo in marcia verso Mustapha, il fratello di Idir, con il quale ci dirigiamo prima al mercato di Rissani poi a Merzouga alla casa di Atman, che sarà poi il punto di riferimento per la spedizione degli occhiali. La mattina passa veloce, ma io non sono per nulla in forza, la dissenteria del viaggiatore mi ha colpito per bene.. la situazione è semicomica.. io sembro un po' un cadavere ambulante, Mustapha è in Ramadan (è iniziato ieri), dice che sta bene.. ma appena può cerca di sdraiarsi. Ad aiutarci un cielo grigio, con vento forte, la sabbia negli occhi ed una temperatura che oscilla tra i 45°C e i 48°C. Fortunatamente Morgana resiste e mi tiene su di morale.. Facciamo un salto al villaggio di Khemlìya e ci mettiamo d'accordo per cominciare il progetto domenica 15.. sono contento! Tutto sommato sta filando tutto liscio o quasi! Rientriamo in albergo, io sono a pezzi, Mustapha alla guida.. appena arrivati scompare per andare a riposarsi. Restiamo tranquilli due ore abbondanti.. non abbiamo scelta, il vento è aumentato e la sabbia sollevata non fa vedere nulla o quasi. Verso sera riaccompagniamo Mustapha alla tenda all'andata guida lui.. io sono ancora a pezzi e al ritorno.. Cogliamo l'occasione del mio malessere per mettere alla prova le capacità di guida di Morgana.. doucement doucement siamo arrivati all'albergo.. ora relax e speriamo di recuperare le forze!    

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Sabato 14 agosto 2010 – km 120565

Una giornata tranquilla nel deserto, comincio a stare meglio, il tempo è ancora brutto e decidiamo di dedicare la mattina a Mustapha. Partiamo via pista verso la tenda di Mustapha. Arrivati lì ci fermiamo per il tè. Ripartiamo tutti e tre insieme ovviamente sempre via pista e ci dirigiamo a Rissani da suo cognato, nella speranza che quest'ultimo possa sistemare i due PC portatili usati che abbiamo portato da Milano. Stiamo così l'intera mattinata in famiglia, Morgana ed io aggiorniamo il sito mentre i nostri amici sistemano uno dei due PC e cominciano a caricare musiche e foto di questo bellissimo paese. La mattinata passa veloce e nel primo pomeriggio facciamo un salto al mercato per fare una vera e proprio spesa berbera per la famiglia di Mustapha.. Tè, zucchero a cubetti, cipolle rosse, uova, melone bianco, anguria, sapone a scaglie per lavare i panni, di tutto un po'. É giunta l'ora di rincasare, riaccompagniamo Mustapha e con altri 25 km circa di sterrata rientriamo in albergo. Ci rilassiamo un po' in piscina davanti alle dune, aspettiamo la cena.. è tutto il giorno che non mangiamo! Domani andiamo a Khemlìya.. si comincia!

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Domenica 15 agosto 2010 – km 120763

Ci svegliamo presto.. ma non siamo ancora in perfette condizioni, i problemi allo stomaco ci stanno ancora dando fastidio. Per le 8.30 partiamo in direzione del nostro amico Mustapha, facciamo un salto a Erfoud per il pieno e proseguiamo via asfalto verso Rissani. La strada passa tra i piccoli villaggi, è bellissima ma in effetti è veramente lunga! Raggiunto il paese di Merzouga tiriamo verso Khemlìya.. sono ormai le 10.30.. siamo arrivati! Vorrei iniziare subito a scaricare l'attrezzatura, ma i ritmi del deserto sono differenti dai nostri e così veniamo accolti nella stanza principale del villaggio dedicata agli ospiti. Incomincia lo spettacolo di musica Gnaua, rimaniamo ad ascoltare i bongo e a ballare, sorseggiando un po' di tè alla menta. Ad un certo punto Mustapha sdraiato comodamente su un tappeto, si alza di colpo e mi fa un cenno con la testa.. Si comincia! Usciamo dalla stanza per i turisti e subito dopo mi ritrovo in strada a scaricare. I ragazzi del villaggio mi accompagnano in una capanna di terra e paglia più grande, la stessa di tre anni fa. Al centro di questa capanna c'è una grande stanza che ha la funzione di punto di ritrovo per tutta la comunità. Laura ed io cominciamo a montare l'ottotipo, la lampada e tutte le nostre attrezzature oftalmiche. Uno dei ragazzi responsabili dell'associazione culturale del paese ci fa da traduttore. Incominciamo a esaminare i bambini.. prima un maschio e poi una femmina e così via! Riusciamo a fare 18 controlli. Ormai sono le 16.00 e sinceramente non siamo in piene forze.. tutt'altro! Questo non vale solo per noi con i nostri problemi di stomaco, ma anche per loro! Infatti siamo in mezzo al Ramadan e pertanto durante il giorno, finché il sole non tramonta, nel villaggio nessuno può né bere né mangiare, sono esentati solo bambini e anziani con problemi gravi ma anche loro fan di tutto per attenersi alle regole base. Vista l'ora e la mancanza di "pazienti" decidiamo di visitare un po' meglio il villaggio e di scaricare gli indumenti, gli zaini, i giochi e gli occhiali da sole per i piccoli. Alla distribuzione di questi ci penseranno i ragazzi dell'associazione ed il capo villaggio. Il nostro amico traduttore ci mostra tutte le nuove strutture che hanno approntato, rimaniamo stupiti da quante cose sono cambiate in tre anni...nuove aule per i bimbi più grandi che affiancano la scuola base statale del paese che da sola non è sufficiente a garantire un' istruzione completa. In queste aule-capanne di  vengono integrate le nozioni classiche ad attività manuali utili per la vita quotidiana. Finita la nostra visita ripartiamo accompagnati da Mustapha che questa volta viene con noi in albergo perché suo cugino che fa la guida ha portato dei turisti lì e quindi  poi lo riporta a casa lui. Il resto della giornata lo passiamo in relax anche perché la forza fisica e la completa salute non è ancora tornata, un pasto leggero con patate lesse e cous cous e via a nanna.

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Lunedì 16 agosto 2010 – km 120885

Sveglia presto qui non c'è scelta! Il sole scalda e noi che già di norma ci leviamo all'alba qui spalanchiamo gli occhi ancora prima, colazione e poi si riparte prima verso la tenda di Mustapha poi verso il villaggio dove continuiamo il lavoro fino a quando non c'è più nessuno in attesa sul tappeto. Siamo riusciti a fare trentadue esami, siamo un po' delusi.. nella precedente volta gli esaminati erano molti di più ma parlando con il nostro "assistente"scopriamo che nel 2007 erano presenti molte più persone al villaggio perché c'era una festa molto importante. Salutiamo tutti i nostri nuovi amici, carichiamo i nostri strumenti e torniamo verso casa di Mustapha e poi subito verso l'albergo perché vogliamo riposare, ci cambiamo e ci dirigiamo verso la piscina Ale è affamato quindi ordina da mangiare ma poco dopo uno dei ragazzi dell'albergo ci dice di portarci all'interno e fa spostare tutti gli ospiti in luogo protetto, basta voltare lo sguardo e davanti a noi si parano dei nuvoloni minacciosi, io ne approfitto per fare una doccia veloce mentre Ale và al salone ristorante.. quando la mia doccia finisce il  brutto della tempesta è passato ma tira ancora un vento forte che alza la sabbia e piove forte, mi copro e raggiungo mio marito e gli altri ospiti nel salone.. fuori continua a piovere! poco male ne approfittiamo per fare due chiacchiere con altri ospiti.      

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Martedì 17 agosto 2010 – km 121033

Oggi giornata dedicata al relax, l'Auberge du Sud ha una piscina stupenda con davanti le dune.. ci ritroviamo in un piccolo paradiso e tra un tuffo ed un altro sistemiamo i dati sul computer e prepariamo la lista delle prescrizioni per il progetto. Siamo tutto sommato soddisfatti. La mattinata passa veloce e dopo pranzo ci mettiamo in marcia verso Erfoud.. voglio provare un'altra pista che mi ricordo di aver fatto qualche giorno fa.. Lo sguardo è sempre attento sul tracciato, tre giorni fa ho perso la targa anteriore della Terry e la speranza di ritrovarla comincia a scarseggiare. Ho rifatto praticamente tutte le piste o quasi.. all'albergo tutti sono allertati è partita una caccia al tesoro! Ed ecco mentre viaggiamo sugli 80km/h la pista stringe rallentiamo e sulla sinistra vedo una lamina di metallo.. comincio a leggere le scritte sopra: C poi L poi 5 e 4.. incredibile! mi fermo è proprio la mia targa.. scoppio a ridere ed esulto come uno stupido.. Morgana non fa da meno.. abbiamo trovato la targa nel deserto!!! Raggiungiamo Erfoud, al primo distributore provo a fare il pieno.. la colonnina non funziona, il pompista sta dormendo e il Ramadan lo ha spossato.. rimango lì 5 minuti.. il benzinaio non si muove, rimane là sdraiato all'ombra.. richiudo il serbatoio e riparto.. sarà per la prossima volta. Giunti in città salutiamo un amico guida che abbiamo medicato due giorni fa all'albergo, è contento di vederci e ci invita a cena dalla sua famiglia. Dobbiamo rifiutare perché per sta sera abbiamo già appuntamento a Merzouga con Atman. Andiamo all'internet cafè di tre anni fa, mi danno la postazione ma per pochi minuti.. devono chiudere.. fra un'ora c'è il tramonto e si devono preparare per la cena. Provo ad aggiornare il sito e controllare la posta.. la connessione bassa, la tastiera mista francese-arabo e il PC non proprio collaborante mi fan perdere i pochi minuti disponibili.. nulla da fare domani ci riproveremo. Ci rimettiamo in marcia, cerchiamo il papà di Abdul, ossia il nostro amico tappetaio del 2007.. troviamo la casa ed eccoci accolti dalla sua famiglia.. dopo poco arriva anche lui che ci invita a cena.. dobbiamo rinviare, ma domani sicuramente passeremo a trovarlo. Ormai il tramonto sta arrivando, lasciamo Erfoud per andare verso la tenda di Mustapha. Il fiume è in piena, il ponticciolo invaso dall'acqua.. passiamo lentamente, l'acqua è all'altezza delle portiere.. un lavaggio della scocca ci voleva! Arriviamo alla tenda e i nostri amici ci preparano il tè.. siamo sdraiati per terra su dei morbidi tappeti e aspettiamo il buio.. assaporiamo il deserto.. sono momenti magici! Ormai le stelle sono in cielo, ci rimettiamo in marcia via pista verso Merzouga.. mi sento del posto, è bello guidare qui di notte, il GPS è acceso ma solo per registrare la traccia, mi lascio condurre dalle stelle e dalla luna.. Mi sento parte integrante di questa terra.. è bellissimo. Arrivati da Atman, cibo, chiacchiere e felicità fan sì che la serata passi velocemente, siamo ormai una piccola famiglia! É mezzanotte! Decidiamo di far rientro.. sulla Terry ci ritroviamo in cinque, Mustapha, Morgana, io e due nostri amici incontrati all'albergo che sono amici di altri a Merzouga.. Tutti insieme prendiamo la strada del ritorno.. qualche km su asfalto e poi prima di raggiungere Rissani tagliamo per la pista per riportare Mustapha alla tenda.. Nascosto sulla via notiamo un porcospino e pensiamo subito a Moha, il proprietario dell'albergo. Ne possiede uno che gira per l'albergo coccolato e curato da tutto il personale, l'idea che qualche fuoristrada possa schiacciarlo ci porta a prenderlo con noi. Parte la caccia, lo avvolgiamo in una maglietta, il piccolo amico è spaventato e quando lo mettiamo in libertà nella hall dell'albergo si nasconde dietro al divano, tranquilli per la sua sicurezza salutiamo i nostri amici e andiamo a dormire, oggi è stata una bella giornata ma già cominciano i primi arrivederci ed è sempre un momento di commozione, chi no vive questo posto e queste meravigliose persone non può capire la malinconia che ti prende quando devi lasciare il deserto.                   

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Mercoledì 18 agosto 2010 – km 121116

La nostra giornata inizia sempre presto quando siamo a casa, ma complice il fatto che ieri abbiamo fatto tardi, ci svegliamo con più calma e con la flemma dei vacanzieri ci portiamo nella sala dove si fa colazione. Successivamente andiamo in piscina dove trascorriamo la mattinata e il pranzo condiviso con Rosanna la nostra amica napoletana.. con molta calma nel pomeriggio andiamo ad Erfoud a trovare il nostro amico Moamhed per qualche acquisto e finisce che compriamo da lui un altro tappeto! Ci accordiamo per la cena di domani a casa sua e ci avviamo verso la tenda di Mustapha dove nemmeno a dirlo ci attendono per mangiare, qui l'ospitalità è di rito, viene usata con grande piacere e così ci si trova spesso contesi tra più amici. In tenda c'è la mamma di Mustapha  che ci attende con i bimbi e all'esterno mentre il sole tramonta iniziamo con un aperitivo marocchino a base di the e frutta secca accompagnata da focaccine calde simili alle nostre crepes, poco dopo arriva il nostro amico dal lavoro e iniziamo la cena vera e propria e mentre il cielo si scurisce e compaiono le prime stelle noi siamo seduti sul tappeto a goderci il silenzio e questo spettacolo naturale, turbato solo dall'andirivieni di macchine nel deserto che questa sera sono innumerevoli. Finito di mangiare si fa l'ora di tornare, ma la serata non è finita in piscina ci sono gli amici e con la scusa della buonanotte tiriamo tardi anche stasera!  

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Giovedì 19 agosto 2010 – km 121209

Eccoci ad iniziare un' altra giornata e tra l'altro una delle più dure.. quella del commiato ma è anche una giornata di festa perché è un mese che siamo sposati! Facciamo colazione, piscina e poi andiamo a salutare il nostro amico Mustapha e tutta la sua famiglia. Un ultimo the e tante sorprese per noi: uno stupendo tappeto e due cuscini berberi! Ci lasciano veramente commossi, ci tratteniamo fino a che siamo in macchina, riusciamo a salutare tutti con serenità anche se il dispiacere ci avvolge tutti! É sempre dura lasciare questa gente e questi posti e ogni anno che veniamo lo diventa di più, e così mentre ci dirigiamo verso Erfoud a casa del nostro amico tappetaio, guardando allo specchietto la tenda allontanarsi cediamo allo sconforto sopratutto quando il piccolo di di casa Moha corre per un po' e ci saluta con la mano. Fortunatamente la serata trascorre tranquilla in allegria, l'atmosfera a casa di Mohamed e Fatima è sempre piacevole e gioiosa. Iniziamo la cena con aperitivo marocchino questa volta con datteri e latte accompagnato da the e poi proseguiamo con una serie di delizie poi pausa come si usa qui che noi e il padrone di casa utilizziamo per andare in una fabbrica dove si lavorano i fossili lo spettacolo che abbiamo davanti è meraviglioso i fossili vengono lavorati diventando parte di tavoli, ripiani, lavabo e molte altre cose. Desideravo una fontana da tempo.. e qui abbiamo l'opportunità di farcene fare uno quasi su misura.. così cominciamo a vedere i pezzi già lavorati e dopo un'oretta troviamo la soluzione.. prenderemo qui una vasca e domani mattina procederemo con le modifiche! La serata continua in allegria, usciti dalla fabbrica, Mohamed ci vuole mostrare la casa vecchia casa che sta modificando per trasformarla in un piccolo ristorante con possibilità di pensione poi ci dirigiamo fuori paese in una Kasba dove suo figlio più grande ha comprato casa e palmeto. É incredibile questo uomo di 59 anni, ha un'energia, una forza mista ad una ilarità che spacca il cemento, sempre gioioso sembra che prenda la vita con superficialità ed invece combatte di giorno in giorno per dar la possibilità ai suoi sei figli di aver un buon futuro. Ritorniamo a casa del nostro amico per il secondo round.. ci aspetta una succulenta tajine di pollo! Mamma Fatima è una cuoca eccezionale! La serata volge al termine, accendiamo la Terry e rientriamo alla base. Sulla pista per l'albergo ci godiamo l'ultima stellata da deserto. Ci mancheranno tutti!

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Venerdì 20 agosto 2010 – km 121479

É giunta l'ora di partire.. carichiamo la macchina e facciamo colazione. Salutiamo tutto il gruppo in albergo e il proprietario Moha ci augura un buon rientro e di tornare presto da loro. Così detto sembrano le solite formalità.. non è vero. Qui si instaurano dei rapporti molto forti. Moha ed io spesso abbiamo chiacchierato, ci siamo confrontati. Anche questo momento per me è difficile. Salito sulla Terry accendo il motore da questo momento le dune sono alle spalle. Ci dirigiamo a Erfoud fermandoci alla fabbrica. L'artigiano sta lavorando sul mio pezzo e vediamo insieme le modifiche da farsi.. cerco dei pezzi grezzi di fossili incastonati nella pietra, mi serviranno! ho alcune idee.. Alle 11,00 finalmente partiamo con la Terry sempre più carica. Oggi ci aspetta un giro panoramico in mezzo all'Atlas.. Moha dell'albergo, mio consigliere, aveva proprio ragione, strade poco trafficate e per nulla sfruttate dalle rotte turistiche ma affascinanti con scorci stupendi, Kasba incastonate nella montagna, altopiani rigogliosi con palmeti ricchissimi. A metà pomeriggio raggiungiamo Tamtattouchte nella valle del Todra. Da qui proseguendo verso Tinerhir potremmo raggiungere le gorges omonime.. le abbiamo già viste tre anni fa meriterebbero sicuramente un salto, ma decidiamo di fermarci qui.. chissà che la notte porti consiglio..       

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Sabato 21 agosto 2010 – km 121607

Ci svegliamo presto.. Abbiamo deciso di fare la pista che collega le Gorges du Todra e quelle del Dadès.. abbiamo chiesto consiglio al proprietario dell'albergo Baddou a Tamtattouchte, non ci sono grossi problemi secondo lui a parte un pezzo di qualche km a metà della pista! Si parte, in pochi minuti lasciamo l'asfalto e cominciamo a salire per una ripida sterrata. Siamo a costa di un bellissimo canyon, la terra rossa, il cielo straordinariamente azzurro fan contrato tra loro! Proseguiamo contenti e presto raggiungiamo una carovana di tre Land Rover marocchini con su dei turisti. Se da una parte la cosa mi rattrista in quanto non siamo liberi di tenere il nostro ritmo, dall'altra son contento perché in caso di necessità una mano in più non guasta mai. Abbandoniamo presto la trazione posteriore per una integrale con ridotte.. La Terry prosegue lenta ma copia dolcemente il terreno che diventa sempre più difficile. Attraversiamo più volte il letto del fiume in secca, spesso lo percorriamo per lunghi pezzi.. la pista originaria che costeggia questo è frenata ed impraticabile. Pian piano ricominciamo a prendere quota.. davanti a noi ci troviamo uno dei tre Defender che prende una ripida salita.. É l'unica pista visibile.. lo copiamo, butto la seconda ridotta e la Terry si arrampica decisa senza sforzi. Davanti a noi c'è un piccolo spazio ci fermiamo per fare due foto, anche i Defender fanno lo stesso.. Le guide restano vicine ai mezzi, i turisti eccitati si lanciano a far foto.. si avvicina a noi un marocchino.. all'inizio molto gentile poi comincia a dirci che abbiamo sbagliato a fare la pista senza guida e che il pezzo che ci aspetta è di difficile interpretazione per la rotta. Io non gli credo, abbiamo già fatto ormai metà della sterrata, dobbiamo solo proseguire nei canyon che seguiranno stando attendi alle pietre e agli sbalzi, il duro dovremmo averlo già passato.. Decido che è meglio averli dietro e non davanti.. così in caso di necessità saranno costretti a darci una mano e nello stesso tempo noi non metteremo in cattiva luce le loro doti davanti ai turisti. Inoltre così facendo eviterò di dar dei soldi a una guida (o meglio ad un organizzatore di gite) che a sensazione sta facendo un po' il furbetto per accaparrarsi un extra. Lo salutiamo e gli diciamo "ci vediamo dopo".. lui risponde "non credo" e ci rimettiamo in marcia.. La pista diventa sempre più facile, e cominciamo a perdere un poco quota. Gli ambienti cambiano, i colori son diversi.. anche le montagne.. Continuiamo seguendo la traccia ricavata sul mio navigatore.. ed eccoci in un largo spazio con il fiumiciattolo al centro e tante coltivazione davanti a noi.. Nel frattempo i Defender ci hanno ripresi ed io ho un insistente mal di pancia. Proseguo per una pista, loro deviano a destra.. colgo l'occasione per fermarmi.. tanto per cambiare ho la dissenteria.. Quelli con i Defender si fermano dalla parte opposta della valletta.. Stan verificando se ho bisogno e lo stanno raccontando ai turisti. Appena ripartiamo si mettono anche loro in marcia. Comincio a star meglio. Guadiamo il fiumiciattolo ed eccoci arrivati in paese.. qui inizia una lingua di asfalto che ci porta fino a Boulmane Dadès.. facciamo il pieno e ritorniamo per 7 km sui nostri passi.. raggiunta una vecchia Kasbah diroccata lasciamo l'asfalto per una pista, sta volta più dura e meno battuta.. Siamo nella Valle delle Rose.. Qui alcuni berberi vivono ancora nelle caverne.. attraversiamo per il lungo la valle e finalmente raggiungiamo Boutaghrar dove l'albergo Gîte d'étape Tamaloute ci aspetta. Prendiamo un tè e ci rilassiamo un po'.. Mi si è accesa la spia dell'olio dopo aver fatto il pieno, sicuramente è il bulbo, decido comunque di fare un controllo alla Terry. Aggiungo solo un po' d'olio, più per scaramanzia che per necessità, poi do' una spruzzata di svitol sui braccetti dello sterzo, sui trapezi ecc.. ed ecco la sorpresa i gommini della testina dx dello sterzo sono sfondati.. non ne sono sicuro ma la testina lavora male.. e questo lo vedo! Domani visita ad un meccanico amico dell'albergatore.. vediamo un po' che succede.. per adesso ci godiamo la serata ed un tramonto bellissimo in mezzo a queste montagne rosse tagliate da un palmeto verde intenso.     

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Domenica 22 agosto 2010 – km 121958

Pronti per la missione meccanico.. l'amico dell'albergo si presenta puntuale e partiamo, veniamo accolti e ascoltati e con sguardo attento all meccanico gommista  che capisce il problema subito confermando i sospetti di  Ale.. ci dice che può fare qualcosa in un ora e mezza.! Qui arrivi e ti sistemano! Una volta smontato il pezzo e verificato l'integrità della testina si parte alla ricerca dei silent block che sono sfondati a dire poco..  ci rechiamo da un semplice ricambista che magicamente dalla sua bottega fa comparire ben otto dei magici pezzettini di gomma (Ale vista la difficoltà di trovarli da noi vuol fare scorta!).. torniamo dal meccanico e in men che non si dica cambia tutti i silent block della testina dx e sx, poi un un controllo generale alla tiranteria dello sterzo e si riparte. Lasciamo il nostro amico alla stazione dei pulmini che lo riporteranno a casa perché così preferisce, deve fare degli acquisti.. lo salutiamo e proseguiamo finalmente verso Marrakech. Scegliamo una strada alternativa che passa per Demnat, questa si dimostra lunga e con moltissime frane molte delle quali hanno spaccato completamente l'asfalto creando canali anche di 40-50 cm.. Il paesaggio è sempre interessante, l'afa rende il viaggio sempre un pò pesante ma Ale tenacissimo macina km su km ed  entra trionfante ad un orario umanissimo in città che brulica di gente intenta in mille attività. Svicoliamo nel traffico e raggiungiamo il limitare della piazza più importante, sistemiamo la macchina e dopo aver trovato un albergo scarichiamo, doccia e poi si esce nel caos! Si è fatta l'ora di mangiare e in un localino vicino all'albergo troviamo una pizza ad attenderci e voilà si mangia! Facciamo un giro nel Souk e facciamo qualche acquisto poi esausti andiamo a dormire ma un amara sorpresa ci attende.. nel nostro meritato riposo veniamo svegliati da colpi di martello! Stanno facendo dei lavori. Ale chiede spiegazioni alla reception e ci viene detto che è il ristorante vicino che sta sistemando i locali, ci riaddormentiamo con fatica domani un nuovo giorno ci attende.

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Lunedì 23 agosto 2010 – km 121958

Il caldo ci desta nonostante l'ambiente climatizzato, così ci alziamo e andiamo alla pasticceria che già conosciamo a fare colazione.. qui hanno dei dolci buonissimi e anche dei croissant salati al formaggio che io e Ale mangiamo sempre volentieri, e così riposati e rifocillati ripartiamo a caccia di cosine belle per la nostra casetta, abbiamo visto un tappezziere che fa dei cuscini fantastici così individuiamo dei tessuti adatti al nostro divano e al nostro tappeto e chiediamo se riesce a farceli per sera ma sembra che non ci sia speranza ma, dopo aver visto le nostre facce deluse e dietro la nostra insistenza, il massimo che può è prometterci di farli per la mattina di domani questo ci costerà il partire più tardi ma sono talmente belli che accettiamo, la mattinata prosegue in direzione del Souk e mentre giriamo per i vicoli Ale decide di farsi viziare un po' facendosi fare la barba. Il prezzo chiesto è veramente basso ma il barbiere riesce a convincerci con la consueta delicata insistenza che hanno qui che sarebbe necessaria una sistematina ai capelli ed ecco che il prezzo lievita ma il lavoro viene eseguito in maniera impeccabile e curato in ogni particolare come dai nostri barbieri ai vecchi tempi e dopo una breve contrattazione siamo di nuovo in strada e tra una cosa e l'altra la fame si fa sentire e noi da bravi abitudinari torniamo al locale davanti all'albergo questa volta per un hamburger e un kebab. Il caldo è torrido, decidiamo quindi di riposare.. torniamo con pochi passi in camera ma ci accorgiamo poco dopo che ci manca qualche cosa, la telecamera a cui Ale è affezionatissimo non c'è e così torniamo allarmati al ristorantino dove abbiam mangiato.. qualcuno potrebbe averla vista e presa, ma qui non è così non solo non la hanno presa ma il ragazzo che oramai ci conosce appena ci vede arrivare ci rassicura! la telecamera era stata messa subito da parte dal personale in attesa del nostro ritorno, che meraviglia, che tranquillità questo paese! Qui vige ancora l'onestà e l'importanza della stretta di mano e della parola data, non siamo più abituati.. da noi tutti sono sempre sospettosi. La sera cala le luci si accendono e noi usciamo per sfruttare l'ultima serata a Marrakech, andiamo a cercare il nostro amico delle spezie ma non lo troviamo, col Ramadan i ritmi cambiano e con loro l'apertura dei negozi! Ci dispiace molto non averlo visto, lasciamo i nostri saluti per lui ai vicini di negozio e ci incamminiamo verso casa e verso il localino che per noi è diventato tappa fissa, mangiamo una pizza e via a dormire ma ancora una volta il rumore di lavori in corso ci sveglia nella notte e scopriamo che i lavori sono dell'albergo! Ale molto arrabbiato litiga perché si sente preso in giro e l'albergatore non può che dargli ragione.. si torna a dormire tra il caldo e il rumore.

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Martedì 24 agosto 2010 – km 122421

La mattina ci trova provati dalla notte insonne, ci rechiamo alla pasticceria e la troviamo chiusa, il materassaio anche.. così pazientiamo finchè entrambi gli esercizi aprono e possiamo dopo aver caricatola Terry ritirare i  nostri già amati cuscini, il materassaio si era dimenticato di chiederci il pagamento dell'interno dei cuscini quindi ci chiede pochi euro di più ma a sorpresa invece di quattro cuscini ne ha fatto uno in più per il tappeto che ci regala con piacere, per noi una gradita sorpresa! Partiamo verso il mare in una località consigliataci dal nostro amico Moha dell'Auberge du Sud. Arriviamo a Moulay Bousselham  e una delle guide locali ci dice che ci sono degli appartamenti che i locali danno anche per brevi periodi di soggiorno.. lo visitiamo ci piace e lo prendiamo, la casa è spaziosa e la padrona di casa molto gentile. Con la guida rimaniamo d'accordo che domani ci porterà nella laguna che c'è qui a vedere i fenicotteri con la sua barca, scopriamo poi curiosando la guida del Marocco che questa persona che abbiamo conosciuto viene citata come la guida ornitologica locale! Siamo stati veramente fortunati! La sera porta una certa fame e ci fermiamo in uno dei ristorantini del centro dove mangiamo un fritto di pesce di proporzioni giganti ma è talmente  buono che non fatichiamo a finirlo! Passeggiata veloce e poi riposo siamo esausti.  

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Mercoledì 25 agosto 2010 – km 122421

Questa volta ci svegliamo con calma.. sistemiamo un po' le valigie e cogliamo soprattutto l'occasione di lavare un po' di roba! riusciamo a fare colazione al ristorantino Ocean e poi ci lanciamo in spiaggia dove Laura riposa al sole ed io mi diletto con l'aquilone! L'ultima volta usai in Sardegna quello del mio amico Franco nel 2004 e mi divertii tantissimo.. così quest'anno me lo sono comprato per ammazzare il tempo in spiaggia (temo a stare troppo fermo sul telo mare). La mattinata passa velocissima e dopo una doccia ci regaliamo un gelato nell'attesa che ci raggiunga in piazza la nostra giuda Hassan. Ed eccolo puntualissimo ci dirigiamo al porticciolo della laguna, prepariamo la barca e via si parte.. Scrutiamo l'acqua cristallina.. all'orizzonte non c'è traccia dei tanto acclamati fenicotteri rosa.. ma abbiamo la fortuna di vedere un'aquila pescatrice! Ad un certo punto intravedo dei puntini bianchi.. avviso il nostro amico che conferma la mia sensazione.. sono i fenicotteri rosa! Ma sono pochi e mi dice di aspettare.. Il motore da 15cv prosegue lento Hassan spesso lo spegne per variare l'inclinazione dell'elica per non battere sul fondo. Ad un certo punto vediamo una serie di puntini bianchi! Tantissimi! Ci dirigiamo verso di loro lentamente, poi Hassan spegne il motore e spinge la barca a piedi, qui il fondale è bassissimo ed inoltre bisogna cercare di non far rumore! Ci avviciniamo a sufficienza per strappare alcune foto e qualche minuto di video. Poi si alzano in volo! Uno spettacolo, uno stormo bellissimo! Siamo contenti e riprendiamo la marcia verso casa.. Sta sera ci aspetta la paella al ristorante Ocean!

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Giovedì 26 agosto 2010 – km 122421

Oggi ci aspetta una giornata di riposo.. spiaggia e mare.. queste sono le parole d'ordine! Lasciamo il nostro appartamento e ci dirigiamo verso il ristorante Ocean per la colazione.. è chiuso  e son già le 9.30.. sicuramente si è dimenticato dell'appuntamento e così abbandoniamo il paese e ci dirigiamo verso la spiaggia che si trova tra la laguna ed l'oceano. Appena tocchiamo sabbia ci viene incontro un signore che ci porta da uno che ha la barca, qui è sempre la stessa storia, ma in effetti per soli 40 dh quest'ultimo ci porta (e ci viene a prendere) in una spiaggia dall'altra parte del canale dove non c'è nessuno.. accettiamo ed eccoci in un piccolo paradiso tutto per noi.. montiamo la tenda e poi.. io gioco con l'aquilone come un bambino! non me ne vergogno anzi credo che una volta ogni tanto sia necessario uscire dai canoni classici.. Le ore scorrono velocissime.. spostiamo ben due volte la tenda a causa dell'alta marea e poi ecco il marinaio che ci viene a prendere puntualissimo.. son già le 15.00 il tempo è volato. Rientriamo a casa e cominciamo a sistemare i bagagli.. fra poco si torna a casa ma sta sera ci aspetta un bella frittura di pesce! 

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Venerdì 27 agosto 2010 – km 122576

Oggi ci rimettiamo in viaggio verso Tangeri, ci siamo prefissati di fermarci ad Asilah per la notte così da arrivare domani comodi al porto. Raggiunto il bel paese di mare, cerchiamo un albergo con parcheggio ben custodito e l'unico che troviamo è quello di tre anni fa, caro, molto appariscente e scomodo dal centro. Decidiamo di tirar dritto per la costiera fino a Cap Spartel con il suo faro, ossia il punto di separazione tra l'Oceano Atlantico ed il Mar Mediterraneo. Purtroppo non troviamo altro che un campeggio e poco più.. eppure la zona meriterebbe ci sono spiagge bellissime e poco battute.. decidiamo così di andare fino a Tangeri e raggiungiamo un bel hotel 4 stelle, il Cesar, con piscina, bar al 7° piano ecc.. oggi ci coccoliamo un po' nella speranza che nei prossimi due giorni di navigazione il traghetto abbia l'aria condizionata!    

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