I SALTI DEL DIAVOLO E LA LORO LEGGENDA

 

 

La dorsale dei Salti del Diavolo si estende per circa cinque chilometri in direzione N/NO - S/SE quasi perpendicolare alla valle, dalla località Piovolo fino al monte Cassio. Dal punto di vista geologico i Salti sono costituiti da affioramenti di strati verticali di età cretacica ( circa 95 milioni di anni fa) costituiti da arenarie e da conglomerati poligenici con elementi ciottolosi prevalentemente silicei. Alla base si trovano grossi ciottoli cementati di graniti, gnais, porfidi, calcari, arenarie, diaspri, ecc., per poi passare salendo a una puddinga (conglomerato costituito da ciottoli arrotondati) sempre più fine per giungere nella parte superiore a una arenaria biancastra e compatta.Questa pietra, chiamata localmente mass ladéin, è stata usata   soprattutto per le parti architettoniche a vista, dal momento che si presta ad essere scolpita. Numerosi manufatti eseguiti con abilità e perizia fino a qualche decina di anni fa dagli scalpellini locali sono visibili all’interno e sulle facciate dei fabbricati.

 

LEGGENDA

"Si racconta che dove ora sorge Cassio, in un tempo immemorabile....passò un giovane eremita che lasciò tutto e tutti per dedicare la sua vita al Signore. Trovò un luogo tranquillo, coperto di boschi e dai rumori della natura. Decise di fermarsi. Il giovane eremita si costruì una capanna fatta di fango pietre e frasche. Si nutriva di frutti di bosco, e quando i pastori passavano da quelle parti gli offrivano un po' di latte fresco.. Il giovane pregava, faceva le penitenze, e il Signore ne era molto contento. Il diavolo invece non era affatto contento e cominciò a tentarlo. Un giorno, verso l' imbrunire, il diavolo decise di trasformarsi in una bellissima ragazza, per provare a tentare il ragazzo.
Il giovane eremita non voleva essere tentato, ma il diavolo insisteva e la ragazza era troppo affascinante! L' eremita si ricordò che sua madre, prima di andarsene, gli aveva donato una croce che l' avrebbe protetto da tutti i pericoli. Il giovane puntò la croce contro la ragazza, e lei riprese la sua caratteristica diavolesca. Il diavolo fuggì via precipitosamente, a grandi salti, lasciando dietro di sé odore di zolfo e scie di fumo. Il mattino seguente, i contadini di Cassio andando al lavoro, rimasero sorpresi di non vedere più il verde, e al posto degli alberi si erano formate delle rocce a unta, tra Cassio e Ravarano. Le rocce avevano dei profondi solchi. I contadini di Cassio, pensarono che era passato il diavolo lasciando le orme dei suoi salti. E così quelle rocce presero il nome di "Salti del Diavolo", e lo conservano ancora."

 

-informazioni  tratte dalla rete-

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