SU E GIU' DAL MONCENISIO

(domenica 29 maggio 2005)

 

Una nuova domenica in giro con i MotoTuristi ci porta questa volta verso le Alpi piemontesi, alla volta del Moncenisio e dei fortini che ne popolano i dintorni.

Il giro di oggi necessita un tratto in autostrada, per non arrivare troppo tardi dalle parti di Susa, luogo da cui inizierà il vero e proprio itinerario. L'appuntamento con Luce04 è al casello di  Carisio alle 9.30. Lo vediamo arrivare sulla sua moto nuova, con il suo sguardo sereno e l'immancabile sorriso stampato sul volto. Usciamo dall'autostrada per poi rientrare a Rondissone e proseguire per un altro tratto sui rettilinei dell'autostrada piemontese, tra i numerosi cantieri per l'alta velocità e gli operai che nonostante il gran caldo lavorano anche di domenica mattina. Finalmente usciamo ad Avigliana e proseguiamo lungo la statale del Moncenisio. Appena passate le 11.00 siamo a Susa, dove Roby.ruz e Slash ci attendono in un bar poco dopo la stazione. Saluti, baci e presentazioni di rito, e a breve siamo di nuovo in sella, direzione Moncenisio. Via via che saliamo i tornanti di questa splendida strada ci lasciamo alle spalle il caldo soffocante verso il  fresco frizzante della montagna. poco dopo il confine con la Francia una enorme muraglia compare alla nostra sinistra: è la diga del Lago del Moncenisio, come ci spiegherà ruby.ruz l'unica diga in Europa costruita con solo materiale di riporto. Ancora qualche tornante ed ecco il lago, di un azzurro che solo in montagna si può vedere. Ci fermiamo un attimo per sgranchire le gambe e godere del panorama, mentre roby.ruz si rivela informatissimo cicerone e racconta i segreti scoperti durante le sue lunghe camminate tra quelle montagne, mostrandoci i numerosi fortini che ci circondano, nascosti qua e la tra le cime dei monti. Una chiesa dalla forma insolita suscita la nostra curiosità: roby.ruz ci spiega che quell'edificio a forma di piramide doveva essere costruito in onore di Napoleone, poi il territorio fu conquistato dall'Italia e la costruzione fu impedita. Quando il Moncenisio tornò in mano francese, dopo la seconda guerra mondiale, si pensò di portare a termine quell'antico progetto realizzando questa chiesa, di certo non bellissima ma con una originale storia alle spalle. Tra l'altro pare si trovi esattamente a metà strada tra Parigi e Roma! Luce04 ci deve salutare.. impegni di lavoro lo richiamano a casa, mentre noi proseguiamo verso la Francia, attraversiamo Lansleburg e raggiungiamo Modane dove in un ristorante turco mangiamo un immenso e gustosissimo piatto di kebab. A pancia piena e nonostante l'imbevibile caffè finto espresso rimontiamo in sella. Raggiungiamo il forte Saint Gobain, il primo dell'itinerario, spegniamo le moto ci guardiamo un po' attorno mentre il nostro cicerone racconta. Poi di nuovo in sella ma.. Flipper gira la chiave dell'Africa. Niente. Prova ancora. Niente. Un terzo e poi un quarto tentativo non risolvono il problema. Riusciamo finalmente a mettere in moto a spinta, ma il problema rimane. Forse la batteria, forse l'alternatore, forse il blocchetto della chiave.. in ogni caso proseguire sarebbe rischioso, conviene tornare verso casa. I nostri compagni di viaggio sono meravigliosi. Ci aiutano senza spazientirsi, anzi la loro presenza contribuisce a mantenere sereni gli animi, limitando l'incazzatura. Provano a trovare il guasto, senza suggerire banali soluzioni e senza dare giudizi. Spingono con Flipper la moto, incuranti del caldo e della fatica. Rinunciano a proseguire il giro, e insistono per una tappa a casa dei genitori di roby.ruz. Un caffè ristoratore, poi ci rimettiamo in sella. Roby davanti, Slash dietro, senza che nessuno dicesse nulla ci troviamo scortati lungo la strada del ritorno. La moto riparte, poi si spegne, poi riparte.. fino a quando a un certo punto Flipper capisce che la soluzione migliore è chiamare un carro attrezzi. Con non poca fatica la moto viene sistemata sul carro attrezzi e portata alla più vicina officina, ad Avigliana. Ci attende un simpatico meccanico che, nonostante sia domenica pomeriggio e l'officina sia chiusa, trova rapidamente il problema.. ma manca il pezzo di ricambio, quindi la moto stanotte rimarrà qui. Roby raggiunge Torino per poi tornare da noi in macchina e riaccompagnarci a Torino, mentre Slash, anche lui rimasto a farci compagnia per tutto il tempo, ci segue in moto. Una sosta all'autogrill per riprenderci dalle fatiche della giornata prima di farci venire a recuperare in macchina e tornare in tarda serata a Milano.

Maryan e Flipper

 

 

 

 

 

A volte non bastano anni

per definire qualcuno un amico.
A volte basta un gesto.

per roby.ruz e slash,

meravigliosi compagni di viaggio.

 

 

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Lago del Moncenisio

chiesa a piramide

forte Saint Gobain

l'Africa sul carro attrezzi