05-07-2008..

Partiamo col calar della sera, subito dopo il lavoro, è una gran corsa ma ne vale la pena.. si gode quel passaggio dal giorno al crepuscolo e mentre l'autostrada scorre via, vedi il sole che inonda i campi verdi che mostrano tutto il loro splendore..  Arriviamo al mare per l'esattezza a Pietra Ligure, siamo stati invitati qui dalla combriccola "diavoli & tentatori" cioè Eleonora e Primo. Ci aspettano all'Iguana.. un locale già testatissimo che riscuote la nostra piena approvazione! Entriamo e li troviamo già attavolati con Maria e Antonio che ci attendono. Appena il tempo di sistemarci e compare davanti a noi un superpiatto di pennette ai frutti di mare che i nostri amici previdenti hanno ordinato calcolando esattamente i nostri tempi di arrivo, inutile dirlo siamo profondamente grati.. soprattutto vista l'ora e la fame da lupi! La serata prosegue tranquilla tra risate e scambi di informazioni mototuristiche poi un gelatino passeggiando ed è ora di riposo, ci portiamo verso i nostri cavalli di acciaio che attendono silenti e andiamo a casa di Ele e Primo che ci ospitano tra una chiacchiera e l'altra si fanno le due e le palpebre si fanno pesanti così diamo lo stop e spegniamo le luci!

06-07-2008..

Ci alziamo e uno tremulo spiraglio di sole ci accoglie, facciamo colazione e poi speranzosi usciamo a passeggiare con l'intento di fare anche un bagno ma la nostra sortita si trasforma ben presto in una passeggiata dedita allo shopping marittimo in quanto il tempo non ci concede altro.. così dopo una puntatina dal focacciaro di fiducia, che non delude mai, ci riportiamo pigramente verso casa sotto qualche gocciolina di pioggia.  Io dopo poco crollo lasciando il gruppo a cospirare.. passa un'oretta e al mio risveglio vengo messa al corrente di progetti vari e penso che se avessi dormito ancora un po' chissà cosa avrebbero architettato! Rimaniamo a discutere ipotizzare e organizzare, poi Ele e Primo si preparano per tornare a Milano, noi invece fortunatissimi potremo permanere ancora un giorno in vacanza, ospiti dei nostri amici che ci lasciano le chiavi. Scendiamo per vederli partire e quando la coda del Guzzi California diventa un lumicino io e Flipper andiamo in spiaggia a vedere il mare.

07-07-2008..

Il lunedì è sacro per ottici e parrucchieri.. quindi sveglia presto! abbiamo ancora un giorno di libertà! tentiamo l'opzione spiaggia, diciamo che ci riesce solo a metà, il tempo non è il massimo e il bagnetto in mare si trasforma in una lotta contro i cavalloni.. viene issata la bandiera rossa! non avevamo dubbi! Mentre degustiamo focacce e pizzette sferzati dal vento con un sole che và e viene.. dentro me si fa strada sempre più la voglia di partire con la AT ancora prima del previsto, Flipper ovviamente accoglie con gioia la mia idea di fuggire dalla spiaggia e così ci dirigiamo verso casa.. preparativi, carico bagagli, pulizie varie e siamo in sella. Puntiamo verso il Colle del Melogno che ci regala sempre curve interessanti, proseguiamo verso Calizzano e giunti in paese prendiamo per il Colle di Quazzo.. giunti in cima imbocchiamo una stradina seminascosta, da qui mi dice Flipper si raggiunge il Colle San Bernardo.. una piccola indicazione in legno avvalora le sue parole e via.. ci perdiamo in questa lingua di asfalto sempre più stretta! quest'ultimo presto cede il passo alla terra, talora ricompare per poi diventare cemento e poi ghiaia.. siamo in mezzo alla natura, siamo parte di essa, la Vecchia Signora passa quasi inosservata anche da uno scoiattolo che fino all' ultimo rimane pacifico in mezzo alla traccia che taglia il bosco. Arriviamo al Colle San Bernardo, svoltiamo a destra e prendiamo per Garessio, entriamo nel centro e ci arrampichiamo per le strette strade medioevali.. presto ci ritroviamo al Quazzo. Scendiamo nuovamente a Calizzano e continuiamo la strada del ritorno.. poi mentre gironzoliamo incontriamo un'indicazione per il santuario della Madonna del Deserto.. decidiamo di andare a visitarlo. Si dice che questa Madonna ridiede la vista ad un bimbo cieco dalla nascita e che la sua effigie fu staccata dalla parete esterna di un seccatoio di castagne posto lungo una delle tante vie che collegavano il Piemonte alla Liguria e spostata in questo santuario dove la possiamo osservare esposta sopra all'altare. Lasciamo la Chiesa e, mentre usciamo, un cagnolino furbetto con fare sicuro entra percorrendo la navata principale.. del resto anche lui è una creatura di Dio.. Risaltiamo in sella e andiamo verso il Lago artificiale di Osiglia, facciamo il giro dell'intero bacino e poi via verso casa. Siamo stanchi, abbiamo fatto un bel po' di cose, ma siamo col sorriso stampato quando approdiamo a casa dei due tentatori a riportar loro le chiavi.

Un saluto e via verso le nostre di case.. domani si lavora..

Ciao AT aspettaci che tra poco si riparte!

 

Morgana e flipper